
Menu

Effe Tecnica
Edilizia Moderna


Scelta antisismica
Il territorio italiano è una zona ad elevato rischio sismico, a causa del suo posizionamento tra la placca tettonica africana e quella euro-asiatica.
I periodici terremoti che si verificano in Italia hanno causato nel corso della storia moltissimi danni e diverse vittime.
Questo è stato uno dei motivi principali per cui abbiamo scelto di costruire i nostri edifici con il sistema a blocchi cassero in legnocemento.
Come potete vedere nell'immagine sopra, in ogni parete viene inserita un'armatura verticale ed un'armatura orizzontale per creare un sistema a muratura portante antisismica. Le armature delle pareti sono agganciate direttamente a dei ferri di chiamata saldati alla fondazione.
Il tetto ed ogni solaio presente nell'edificio hanno al loro interno ferri di armatura che sono interconnessi, tramite cordoli, alle pareti verticali.
Questo ci permette di realizzare un box antisismico continuo senza punti deboli, un sistema che va ben oltre i requisiti minimi richiesti dalla legge.
L'azienda Isotex, che produce questo sistema, ha eseguito approfonditi test presso il laboratorio di prove sperimentali EUCENTRE di Pavia, ottenendo risultati straordinari di resistenza sismica. Delle oltre 80.000 abitazioni realizzate con i prodotti Isotex in Italia dal 1984 ad oggi, molte di queste hanno dovuto sopportare eventi sismici di notevole intensità, fino al 6° grado della scala Richter. Parliamo del terremoto di Amatrice-Norcia nel 2016, dell'Emilia nel 2012, dell'Aquila nel 2009, del Friuli nel 1998 e del terremoto in Umbria del 1997. Questi edifici non hanno avuto alcun danno strutturale, a testimonianza che questo sistema costruttivo è già molto collaudato ed ha risposto in maniera eccellente anche nel concreto.
Puoi scaricare il catalogo sisma con approfondimenti, casi reali e vere testimonianze dei proprietari cliccando qui.
​
​

Il paese più sismico del mondo, il Giappone.
Prendiamo spunto dal paese più sismico del mondo per fare una valutazione ed un confronto con l'Italia. I due sistemi costruttivi più comuni che un cliente può trovare in Italia sono: Il sistema tradizionale fatto con i blocchi di laterizio ed il sistema prefabbricato con infrastruttura in legno.
Noi crediamo semplicemente che il nostro sistema costruttivo abbia performance migliori rispetto a questi due sistemi ed il confronto col Giappone ci serve proprio per dimostrare che la nostra opinione ha solite basi, visto che le pareti portanti con armatura in ferro sono sempre più utilizzate anche nel paese del Sol Levante dove stanno sostituendo molte costruzioni tradizionali in legno.
La casa tradizionale Giapponese è nata per adattarsi alle condizioni climatiche locali ed in risposta ai frequenti terremoti della zona.
La pagoda era la classica casa giapponese che si basava in buona parte sull’utilizzo del legno come materiale da costruzione.
Uno dei motivi principali di questa scelta è che le strutture in legno erano meno vulnerabili ai terremoti rispetto a quelle in pietra, anche se le costruzioni in legno soffrivano di un grosso problema, ovvero la loro vulnerabilità al fuoco. Questo era un problema, a causa dei numerosi incendi che si verificavano ogni anno, per questo motivo è iniziata l'abitudine Giapponese di costruire una casa che possa essere facilmente smontata e ricostruita.
In caso d'incendio smontavano il possibile e lasciavano che il resto bruciasse. Ampia diversità di mentalità rispetto a noi....
In Europa, invece, abbiamo dei fondi di investimento dove l'immobile è addirittura uno strumento finanziario, la casa viene percepita come un manufatto che deve durare in eterno, pertanto secondo noi, prima di pensare ad acquistare una casa in legno, bisognerebbe pensare alla durabilità della stessa ed al valore che potrebbe avere sul mercato italiano degli immobili usati tra 20/30 anni. Che valore rimarrà in mano ai nostri figli?
Noi Italiani abbiamo sempre pensato al mattone proprio per avere una casa molto più solida e duratura.
Quindi la differenza tra Giappone ed Italia sta proprio nel concetto di edilizia: in Giappone tutto era a rischio e le strutture venivano rifatte dopo poche decine di anni, tanto che il valore immobiliare è concentrato solo sul terreno e non su quello che ci viene realizzato sopra, questo a causa dell’utilizzo del legno che è un materiale deperibile ed anche perché, tra terremoti ed incendi, le possibilità di compromissione della struttura erano elevate.
Ovviamente nel tempo questa cultura è rimasta, ma il Giappone si è adoperato per sostituire il legno con materiali più resistenti ed ignifughi.
Negli anni le case antisismiche del Giappone sono passate dal legno a strutture antisismiche con pareti continue in cemento e ferro.
Il Giappone è composto per il 73% da montagne e foreste e quindi non c’è molto spazio per farci stare tutti i 110 milioni di persone.
Era fondamentale poter costruire in altezza per realizzare le città, dove man mano la gente arrivava dalle zone circostanti.
Oggi le case antisismiche del Giappone sono fatte in buona parte con materiali inerti come ferro e cemento per realizzare pareti continue con armatura, in particolare per realizzare edifici più alti. In tal caso vengono utilizzati anche sistemi di ammortizzazione sotto alle fondazioni.
Certamente il legno non è sparito e viene ancora usato per la costruzione di abitazioni singole o molto basse, come attualmente in Italia.
L'importante è capire che dobbiamo fare qualcosa, non possiamo rimanere ancorati a vecchi sistemi costruttivi di 40 o 50 anni fa.
Secondo il nostro parere, l'Italia dovrebbe smettere di costruire case con mattoni o blocchi di laterizio, dovremmo crescere a livello di cultura edile.
Anche la scelta di costruire con un'infrastruttura in legno dovrebbe essere presa in considerazione, secondo noi, solo in alcune zone del nostro paese.
​
Il nostro sistema a muratura portante antisismica è un sistema che ben si adatta al nostro territorio perchè, oltre a garantire una resistenza sismica altissima come in Giappone, ci dà la possibilità di avere case durature che diventano un'investimento finanziario di valore per il mercato italiano .
Le case in legno ancora utilizzate in Giappone vengono comunque abbattute e rifatte mediamente ogni 40 anni, quindi, anche se la struttura tende a compromettersi nel tempo non è un grosso problema perché verranno poi demolite e ricostruite. Questo in Italia non ce lo possiamo permettere perché il mercato vuole immobili che durino molto di più. Compreresti una casa da demolire e rifare tra 40-50 anni? Pensiamoci bene.​​
​