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Scelta di sicurezza

La resistenza al fuoco è un aspetto molto importante negli edifici, da tenere in seria considerazione in fase di progettazione e quando si acquista casa.

Ci sono molti sistemi costruttivi che, per le loro peculiarità definite “naturali e leggere”, sono finite in cenere a causa di banali cortocircuiti elettrici o canne fumarie posate in opera non correttamente. Esistono anche tecnologie costruttive che vedono l’impiego di superfici ottenute da “derivati del petrolio”, queste tecnologie costruttive, in caso di incendio della struttura, emanano gas altamente tossici che portano gravi intossicazioni.

Per questi motivi, quando si acquista una casa, bisogna prestare molta attenzione non solo al risparmio energetico, ma anche alle reazioni dei materiali costruttivi in presenza di fuoco. E' vero che siete assicurati, ma avere pareti resistenti al fuoco può fare la differenza tra la vita e la morte.

Consigliamo, quindi, di scegliere sempre materiali che abbiano ottenuto certificazioni di resistenza al fuoco REI e che abbiano un valore REI importante.

Le pareti in legnocemento offrono la massima sicurezza anche sotto questo aspetto, con pareti certificate REI120, senza emissioni tossiche in caso d'incendio in quanto il calcestruzzo e l’armatura sono all’interno del blocco cassero e quindi sono protetti dal legnocemento; il legno presente nelle nostre superfici viene sottoposto ad un processo di mineralizzazione naturale che lo rende inerte (inorganico) e quindi non attaccabile dal fuoco.

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Resistenza allo scoppio

Secondo il nostro parere, dovrebbe essere maggiore l’attenzione che gli acquirenti di edifici residenziali pongono nei riguardi delle esplosioni dovute a fughe di gas o altro. Nei telegiornali non è difficile avere notizia di problematiche in ambito residenziale che si manifestano come deflagrazioni.

Guarda caso, quando si sottoscrive un mutuo per l'acquisto di un immobile, l'istituto finanziario obbliga il cliente a sottoscrivere una polizza assicurativa contro l'incendio e lo scoppio, proprio perchè la banca, che fa studi approfonditi sul settore residenziale, ritiene questi due eventi i più pericolosi. 

Tuttavia, questa tematica non è stata ancora affrontata in dettaglio nel campo dell’ingegneria strutturale, perchè la legislazione vigente non è così severa.

Le norme tecniche nazionali per le costruzioni non richiedono che una struttura possa resistere a tutte le azioni indotte da esplosioni eccezionali, ma piuttosto "raccomandano" che la struttura abbia un livello accettabile di robustezza tale da evitare danni sproporzionati rispetto agli eventi.

Il nostro sistema costruttivo, invece, è stato certificato dal Dipartimento di Ingegneria Strutturale dell’università di Bologna. 

Come potete vedere nell'immagine sopra, l'ente ha dimostrato che la nostra infrastruttura portante non crolla in caso di esplosione, anche mancando le due pareti ad angolo di un piano intermedio dell'edificio, lo stesso non collassa, in quanto il sistema di armature verticali e orizzontali contenute nelle pareti, collegate ai rispettivi cordoli dei solai, salvaguarda l’integrità dei piani superiori ed inferiori da quello colpito dall’esplosione.

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©2021 by Filippo Tirabassi | Perito Industriale | Fondatore di Effe Tecnica | Tutti i diritti sono riservati | E' vietata la copia di qualsiasi contenuto del sito.  

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